FRIERDICH WILHELM NIETZSCHE
Figlio di un pastore protestante, studia teologia a Bonn e
filologia a Lipsia , e ad appena ventiquattro anni, ottiene la cattedra di
lingua e letteratura greca a Basilea.
Qui legge con entusiasmo IL MONDO COME VOLONTA E RAPPRESENTAZIONE di
Schopenhauer, stringe amicizia con Richard Wagner, e comincia
a pubblicare: nel 1872 LA NASCITA DELLA TRAGEDIA DALLO SPIRITO
DELLA MUSICA , nel 1878 UMANO TROPPO UMANO . Nel 1879
Nietzsche lascia l’insegnamento, anche per l’aggravarsi di alcuni problemi di
salute. Grazie alla modesta pensione concessa
dall’università , comincia una vita errabonda fra la riviera francese, l’Italia e la
Svizzera . Si innamora di Lou Andreas –Salomè , scrittrice ebrea di origine
russa. Fu questo il periodo più
importante di Nietzsche dove scrive: LA GAIA SCIENZA ( 1882 , COSI PARLO’ ZARATHUSTRA ( 1883-85), AL DI LA
DELLE PENE E DEL MALE (1886) , CREPUSCOLO DEGLI IDIOTI (1888).
Nel 1889,
quando si trova a Torino, viene accolto da un grave attacco di pazzia e viene
internato in una clinica psichiatrica. Passerà gli ultimi anni nella pazzia e a
farsi curare dalla madre e dalla sorella.
Dopo la sua morte la sorella raccolse tutti i suoi ultimi appunti, e
pubblicò nel 1906 LA VOLONTA’ DI POTENZA, l’opera che trasformerà
Nietzsche nel “ filosofo del nazismo “.
LA MORTE DI DIO
Per Nietzsche Dio è sostanzialmente
1; il
simbolo di ogni prospettiva oltremondana
2; la
personificazione delle certezze ultime.
IL PRIMO punto è connesso alla convinzione
nietzschiana secondo cui Dio è l’oltremondo hanno rappresentato una fuga dalla
vita e una rivolta contro questo mondo.
Il Secondo discende dalla maniera nietzschiana di
concepire la metafisica. Secondo il filosofo, l’immagine di un cosmo ordinato e
benefico è soltanto una costruzione della nostra mente, ai fini di sopportare
la durezza dell’esistenza. In altri termini , di fronte a una realtà che
risulta, disordinata e crudele, gli uomini, per poter sopravvivere, hanno
dovuto convincere se stessi e i loro figli che il mondo è qualcosa di logico.
In La gaia scienza, in uno dei passi più
significativi della sua opera, Nietzsche “drammatizza” il messaggio della «morte di
Dio» (Gott ist tot!) con il noto racconto dell’«uomo folle». Come il platonico
dio della caverna questo passo, contiene una ricca simbologia filosofica.
L’uomo folle (= il filosofo-profeta) scorge lucidamente l’accadere, ma di cui
l’umanità non ha ancora preso coscienza. L’accettazione della morte di Dio
rappresenta il presupposto necessario della transizione dall’uomo al superuomo
L’annuncio della morte di Dio può essere considerato il vero e proprio nucleo
della riflessione di Nietzsche nella sua fase più matura.
Con
la morte di Dio si afferma la fine di ogni TRASCENDENZA, sia
religiosa che metafisica , la fine della verità immutabile e dei sistemi di valori assoluti, e la
scomparsa del cristianesimo che Nietzsche vede come un inganno, caratterizzato
dallo spirito di risentimento dei deboli verso i più forti. La fine del
cristianesimo comporta anche la messa da parte di quella “ morale della
rinuncia “ che Nietzsche aveva abbracciato. Significa quindi venir meno alla
possibilità di ogni illusione, di ogni possibile consolazione. Quindi, vivere
senza illusioni e consolazioni, nudo e
inerme davanti all’imprevedibilità dell’esistenza.
Diciamo che la morte di Dio consiste in un “trauma”, ma
solo in relazione a un uomo –NON-ANCORA –SUPERUOMO , che in virtù di essa può
diventare tale. Infatti con la morte di Dio abbiamo la nascita del SUPER
UOMO
IL SUPERUOMO è un uomo che sa rinunciare a
tutte le illusioni della filosofia e della religione, rendendosi totalmente
indipendentemente dai valori tradizionali. E’ un uomo che sa abbandonare la
morale da schiavi in cui è stato educato ed abbracciare un ‘aristocratica
morale dell’affermazione di se, attraverso l’accettazione di tutto ciò che è
terreste e corporeo, un uomo nuovo. In sintesi , un uomo superiore che sia in
grado di dare un nuovo senso al termine NICHILISMO. Al “nichilismo
passivo” della filosofia metafisica e del cristianesimo, che hanno
nullificato l’uomo e le sue potenzialità, bisogna sostituire un NICHILISMO
ATTIVO, che è quello del superuomo, capace di accettare la dimensione
del nulla come essenza della vita, e la radicale assenza di un senso e di uno
scopo nell’intero universo.
Il superuomo è capace di porsi al di là del bene e del male , non è tanto un
eroe o un soggetto dalle qualità straordinarie: è l’uomo capace di prendere su
di sé la responsabilità della creazione
di nuovi valori, nel momento in cui accetta con gioia la vita cosi com’è.
Il superuomo è un concetto filosofico di cui si serve Nietzsche per
esprimere l’ideale di un nuovo essere qualificato da una serie di
caratteristiche . E’ colui che è in grado di accettare la dimensione tragica e
dionisiaca della vita ; di “ reggere la morte di Dio e la perdita delle
certezze assolute “; di emanciparsi dalla morale e dal cristianesimo; di porsi
come volontà e potenza . il concetto di super uomo , coincide con l’ideale di
un tipo superiore che si erige al di sopra delle masse.
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